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Il ponte 112/3 Corvara

La Provincia Autonoma di Bolzano ha provveduto ai lavori di risanamento e di rifacimento parziale dell’opera nel comune di Moso, in Passiria

Il ponte 112/3 Corvara

La sezione del ponte non consentiva di demolirlo e rifarlo simmetricamente in fasi consecutive, spostando il traffico da un lato della struttura all’altro. Sono stati quindi studiati vari sistemi per garantire la continuità del traffico, quali per esempio sistemi “flyover”, ponte Bailey e altro. A causa della situazione geologica, di pericoli risultanti da fenomeni naturali adiacenti (valanghe) e motivi economici è stata anche abbandonata l’idea di costruire un nuovo ponte a fianco della struttura esistente.

La soluzione è stata infine trovata tramite la realizzazione di una deviazione provvisoria di lunghezza circa 750 m, lungo il Passirio, attraversando questo con un ponte provvisorio Janson Bridging. In considerazione delle caratteristiche del sito e per garantire quindi la sicurezza da fenomeni naturali (valanghe e piene del Passirio) e la manutenibilità della deviazione per altro non asfaltata, i lavori di rifacimento della carreggiata e conseguente riapertura al traffico del nuovo ponte dovevano compiersi entro il più breve periodo possibile e comunque entro il periodo compreso tra primavera e autunno di un anno solare.

L’intervento

L’Impresa Goller Boegl Srl (www.goller-boegl.it), in ATI con Edilpassiria Srl, si è aggiudicata l’appalto e ha iniziato le lavorazioni di risanamento e di rifacimento nell’Agosto 2015. Fino alla sospensione invernale sono state realizzate le opere propedeutiche con ile movimentazioni di terra necessari per la deviazione provvisoria, il rinforzo delle fondazioni ed infine delle pile, evitando in tale modo interferenze con il traffico sulla strada esistente. Per l’esecuzione del riplaccaggio delle pile e, successivamente, anche delle spalle sono stati usati casseri a telaio ad alta portata Framax Xlife di Doka.

Dopo l’ultimazione della deviazione provvisoria nella primavera 2016, la vecchia struttura in calcestruzzo del ponte è stata quindi completamente demolita, lasciando solamente lo scheletro in acciaio dell’impalcato misto, che è stato successivamente rimosso. Si è proseguito quindi con la realizzazione ex-novo dell’impalcato: la struttura, in acciaio Cor-Ten, è costituita da una coppia di travi a sezione I da 2,0 m di altezza collegate da elementi di irrigidimento (traversi). Gli elementi preassemblati sono stati varati e saldati in opera.