Come evidenziato da questi pochi esempi, l’impiego delle tecniche di riciclaggio a freddo consente un miglioramento della logistica di cantiere e un’attenuazione dell’impatto sulla viabilità locale con una conseguente riduzione dei costi. È degno di nota il fatto che, in questo cantiere, si sia ospitata una delegazione francese appositamente venuta da Lione per valutare il campo applicativo del KMA; in questa occasione si è potuto ancora cogliere il diverso approccio che la normativa francese dedica al tema del fresato. In tutta la Francia il reimpiego del fresato è ormai fuori discussione ed è anzi incentivato perché percepito come importante risorsa; questa posizione può rappresentare un ulteriore stimolo alla riflessione nella gestione di un materiale ancora soggetto in Italia ad annosi, e forse poco costruttivi, dibattiti tecnico-giuridici. Al di là dell’aspetto normativo che, fortunatamente, anche se con lentezza, si avvia verso interpretazioni tecnicamente più convincenti anche in Italia, quello che ci si auspica per il futuro è l’impiego di questa tecnologia sulla viabilità cosiddetta minore, che versa in condizioni ormai non più accettabili. La possibilità di operare con impianto mobile garantisce infatti l’applicabilità del metodo anche in contesti urbani o logistici dove è fondamentale minimizzare impatti ambientali e disagi. Il classico tappeto riparatore ha fatto ormai il suo tempo!
Sono fondi preziosi e da non sprecare disperdendoli in interventi che non possono durare perché tecnicamente non adeguati; sarebbe come pensare di risanare un muro pericolante con un semplice strato di intonaco.
Conclusioni
Ci auguriamo che queste poche righe possano servire come spunto di riflessione perché il riciclaggio a freddo non sia visto più come una tecnologia applicabile solo per la grande viabilità ma che trovi impiego su tutta la rete nazionale che tanto necessita di manutenzione per la sicurezza dei cittadini e il decoro della Nazione.