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Il fresato: materiale ecosostenibile per la produzione di miscele bituminose – seconda parte

Il corretto trattamento e la rigenerazione con Attivanti Chimici Funzionali sono i fondamenti della regola d’arte

Il fresato: materiale ecosostenibile per la produzione di miscele bituminose - seconda parte

Sul fascicolo n° 121 Gennaio/Febbraio (si veda https://www.stradeeautostrade.it/materiali/asfalti-e-bitumi/2017-02-21/il-fresato-materiale-ecosostenibile-per-la-produzione-di-miscele-bituminose-prima-parte-57118/) è stato presentato lo stato dell’arte Nazionale ed Internazionale inerente il riutilizzo dei conglomerati bituminosi da recupero, con particolare riferimento ai metodi di gestione, al trattamento, al riutilizzo e alla rigenerazione.

Ampiamente riutilizzato in tutto il mondo, in Italia il fresato non trova ancora il dovuto riscontro, anche se permette di soddisfare quanto previsto dalla Circular Economy e dall’Ecosostenibilità. Si è evidenziato inoltre che, per ottenere pavimentazioni altamente prestazionali, il riutilizzo del fresato deve essere fatto a regola d’arte e, con particolare riferimento alla produzione di conglomerati bituminosi, si deve considerare l’invecchiamento dei bitumi a fine vita utile, dovuto sia al processo produttivo del cb sia alle condizioni atmosferiche durante il relativo utilizzo.

  • La fase di compattazione di cb con 40% di fresato
    La fase di compattazione di cb con 40% di fresato
    La fase di compattazione di cb con 40% di fresato
  • I metodi di riutilizzo di fresato
    I metodi di riutilizzo di fresato
    I metodi di riutilizzo di fresato
  • La curva e il fuso granulometrico di riferimento
    La curva e il fuso granulometrico di riferimento
    La curva e il fuso granulometrico di riferimento
  • Il proporzionamento degli aggregati
    Il proporzionamento degli aggregati
    Il proporzionamento degli aggregati
  • La determinazione della percentuale ottima di bitume con metodo Marshall
    La determinazione della percentuale ottima di bitume con metodo Marshall
    La determinazione della percentuale ottima di bitume con metodo Marshall
  • Le miscele analizzate e le relative additivazioni
    Le miscele analizzate e le relative additivazioni
    Le miscele analizzate e le relative additivazioni
  • I numeri di giri di pressa giratoria medi per ottenere vuoti pari al 3% secondo la UNI EN 12697-31 (cicli di densità per 2,410 kg/dm3)
    I numeri di giri di pressa giratoria medi per ottenere vuoti pari al 3% secondo la UNI EN 12697-31 (cicli di densità per 2,410 kg/dm3)
    I numeri di giri di pressa giratoria medi per ottenere vuoti pari al 3% secondo la UNI EN 12697-31 (cicli di densità per 2,410 kg/dm3)
  • La compattazione media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-31) MISCELA ITS [MPa] CTI [MPa]
    La compattazione media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-31) MISCELA ITS [MPa] CTI [MPa]
    La compattazione media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-31) MISCELA ITS [MPa] CTI [MPa]
  • La resistenza media a Trazione Indiretta delle miscele bituminose (UNI EN 12697-23)
    La resistenza media a Trazione Indiretta delle miscele bituminose (UNI EN 12697-23)
    La resistenza media a Trazione Indiretta delle miscele bituminose (UNI EN 12697-23)
  • Il modulo di rigidezza medio delle miscele bituminose (UNI EN 12697-26)
    Il modulo di rigidezza medio delle miscele bituminose (UNI EN 12697-26)
    Il modulo di rigidezza medio delle miscele bituminose (UNI EN 12697-26)
  • La resistenza a fatica media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-24)
    La resistenza a fatica media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-24)
    La resistenza a fatica media delle miscele bituminose (UNI EN 12697-24)

Per diversi anni il fresato è stato riutilizzato solamente attraverso l’aggiunta di bitumi ad elevata penetrazione e a bassa temperatura di rammollimento che conferiscono la viscosità finale corretta per la lavorazione e la posa in opera della miscela bituminosa. In realtà, la tendenza dell’ultimo decennio è stata quella di aggiungere oli flussanti derivanti da recupero che consentono anch’essi di abbassare la viscosità del bitume invecchiato e garantire la facilità di posa in opera. Comunque, in entrambi i casi, non sono implementati i componenti chimici mancanti e non sono garantite né le prestazioni né la vita utile della nuova pavimentazione.

Viceversa, soprattutto per elevate percentuali di fresato, è stato dimostrato che l’aggiunta di Attivanti Chimici Funzionali (ACF) permette sia di garantire la corretta lavorabilità e posa in opera del conglomerato bituminoso, sia di implementare i componenti chimici mancati nel bitume invecchiato contenuto nel fresato, sia di assicurare le idonee prestazioni e la vita utile della nuova pavimentazione. Con l’intento di dimostrare il diverso comportamento prestazionale di oli flussanti e di rigeneranti, si riportano di seguito i risultati di uno studio di laboratorio dedicato, stralcio di un’importante ricerca aziendale.