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Disgregazione del fresato per il recupero a caldo

La Redazione ha fatto visita allo stabilimento della Sangalli SpA, dove il Titolare Marco Sangalli ha mostrato le macchine fornite da Cams Srl in funzione, spiegando le ragioni che l’hanno condotto alla scelta

“S&A”: “Dove viene destinato questo materiale disgregato in uscita?”.

“MS”: “Viene immesso nel nostro impianto di produzione a caldo, acquistato da Ammann nel 2017 e modificato su nostra esigenza dal produttore. All’uscita del forno abbiamo un grosso mescolatore, dove c’è la possibilità di aggiungere altri materiali, quali polimeri o additivi, a quello in uscita, per compensare il materiale fresato e non sufficientemente amalgamato. Il recupero a caldo rimane la modalità principale.

Abbiamo fatto alcuni esperimenti nel campo del tiepido, che tuttavia inizia soltanto oggi a essere accettato nei Capitolati. Il recupero a freddo è più sperimentato e molto utile per il sottofondo, per assicurare flessibilità allo strato di supporto, ma la maggior parte delle opere sono di manutenzione ordinaria e non comportano un suo rifacimento. Naturalmente, se con un buon binder e un buon tappeto di usura la vita media di una strada è sette/otto anni, un lavoro ex novo che riguarda anche lo strato di base è una soluzione ottimale che ne garantisce 30, ma non è sempre semplice da realizzare su strade coi nostri livelli di traffico”.

“S&A”: “Quali sono le vostre prime impressioni sul sistema PLC che controlla il funzionamento dell’impianto?”.

“MS”: “Si tratta di un sistema efficiente. Il gestionale è direttamente collegato sia con gli uffici dell’Azienda che con l’Ufficio Tecnico Cams in remoto, per la parte che riguarda il funzionamento del loro impianto. In ogni caso, nella nostra Azienda sono controllate in questo modo tutte le fasi del ciclo operativo, cosa che rientra pienamente nell’ottica del Piano Impresa 4.0: la fresa, la pala gommata caricatrice che movimenta i materiali e l’impianto di produzione dell’asfalto hanno anch’esse altrettanti PLC.

Abbiamo preso una software house che riesce a leggere tutti i vari codici. Un cavo di rete è collegato a tutti e tre gli impianti, e sia la pala gommata che le frese sono collegate via GPRS. Il tutto confluisce nel gestionale, fornendoci i dati del ciclo completo: nel mediolungo periodo questo contribuirà senz’altro all’ottimizzazione delle varie fasi produttive”.