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La messa a rischio della sicurezza delle opere e del territorio

Secondo il Consiglio Nazionale dei Geologi, con riferimento alle nuove NTC inviate a Bruxelles vi sono importanti criticità: prima fra tutte, la poca considerazione della Geologia, portando un passo indietro la prevenzione dei rischi naturali e la messa in sicurezza del territorio

La messa a rischio della sicurezza delle opere e del territorio

Appare paradossale che i contenuti della relazione geologica vengano sviluppati da altre categorie professionali, mentre è nostro convincimento che la stessa debba svilupparsi in modo esaustivo e con preciso riferimento al progetto nel seguente modo:

  • le caratteristiche geologiche del sito e la successione stratigrafica locale (caratteristiche litologiche e stratigrafiche dei litotipi, stato di alterazione e/o fessurazione, distribuzione spaziale e rapporti tra i vari corpi geologici, ecc.);
  • le caratteristiche strutturali dell’area e i principali elementi tettonici presenti;
  • i processi morfoevolutivi agenti sul territorio ed i principali elementi geomorfologici presenti con particolare riferimento al loro stato di attività anche mediante specifiche verifiche;
  • le caratteristiche idrogeologiche del sito e lo schema di circolazione idrica superficiale e sotterranea;
  • la modellazione sismo-stratigrafica e la valutazione degli effetti sismici di sito, definendo l’approccio da utilizzare (approccio semplificato o RSL).

Le Norme Tecniche, così come approvate, se applicate rigidamente mettono in crisi anche le procedure regionali ricordando che il DPR 380 delega le Regioni all’attività di applicazione, vigilanza e controllo sulla progettazione e realizzazione delle costruzioni anche per quanto riguarda gli aspetti connessi con funzioni di Polizia Giudiziaria.

Anche da questo ne conviene la necessità di apportare correttivi che garantiscano un approccio integrato, multidisciplinare e interculturale alle problematiche connesse alla sicurezza geologica e geofisica delle costruzioni, che siano in grado di superare logiche corporative e settoriali per conseguire il comune obiettivo di garantire al Paese opere sicure e resilienti.