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La qualità come valore

Il rifacimento della pista di volo dell’aeroporto di Trento è un esempio di come la qualità delle opere sia strettamente connessa a quella del progetto e alla capacità dell’Impresa di offrire tecnologie e risorse umane all’altezza della commessa che le è stata affidata. Ne abbiamo parlato con Paolo Tellatin, Presidente di Gruppo Adige Bitumi SpA

L’aeroporto di Trento-Mattarello “Gianni Caproni”, aperto nel 1969, accoglie il traffico turistico nazionale e di altri Paesi dell’Unione Europea, alcuni servizi privati di trasporto passeggeri nonché la sede del Nucleo Elicotteri della Provincia di Trento. Lo scorso Luglio lo scalo è stato chiuso per nove giorni, così da consentire il rifacimento dello strato di usura della pista di volo.

Standard qualitativi elevati per un piccolo aeroporto

I lavori sono stati affidati dalla Società di gestione Aeroporto G. Caproni SpA al Gruppo Adige Bitumi SpA (si veda http://www.gruppoadigebitumi.com/) e sono stati eseguiti tra il 17 e il 26 Luglio. Sebbene quello di Trento sia uno scalo minore e non aperto al traffico commerciale, l’intervento ha comunque richiesto che si affrontassero tutte le problematiche di carattere tecnico, logistico e operativo, tipiche dei lavori che si svolgono in ambito aeroportuale.

  • La pista dell’aeroporto di Trento-Mattarello “Gianni Caproni”, prima dell’intervento
    La pista dell’aeroporto di Trento-Mattarello “Gianni Caproni”, prima dell’intervento
    La pista dell’aeroporto di Trento-Mattarello “Gianni Caproni”, prima dell’intervento
  • Il treno di stesa in azione
    Il treno di stesa in azione
    Il treno di stesa in azione
  • Le operazioni diurne di stesa del nuovo tappeto di usura
    Le operazioni diurne di stesa del nuovo tappeto di usura
    Le operazioni diurne di stesa del nuovo tappeto di usura
  • La barra Multiplex con 3 sensori a infrarossi per il controllo stesa
    La barra Multiplex con 3 sensori a infrarossi per il controllo stesa
    La barra Multiplex con 3 sensori a infrarossi per il controllo stesa
  • Dalla cabina del rullo Bomag, il monitor di controllo della compattazione BCM
    Dalla cabina del rullo Bomag, il monitor di controllo della compattazione BCM
    Dalla cabina del rullo Bomag, il monitor di controllo della compattazione BCM
  • I due rulli BW 174 AP -4i AM a doppia ralla snodata da 10 t
    I due rulli BW 174 AP -4i AM a doppia ralla snodata da 10 t
    I due rulli BW 174 AP -4i AM a doppia ralla snodata da 10 t
  • L’alta qualità di stesa con 4 cm di conglomerato “antiskid”
    L’alta qualità di stesa con 4 cm di conglomerato “antiskid”
    L’alta qualità di stesa con 4 cm di conglomerato “antiskid”

Il Capitolato prevedeva infatti la stesa di uno strato di 4 cm di conglomerato bituminoso “antiskid” sulla pista di volo (lunga 1.260 m e larga 32) e sui raccordi, per una superficie totale di circa 50.000 m2. Le specifiche avevano indicato un mix design del conglomerato bituminoso caratterizzato dall’80% di inerte basaltico che doveva, al tempo stesso, garantire una migliore resistenza a compressione rispetto ad altre tipologie di materiale (così da mantenere caratteristiche di grip adeguate) ed evitare che, nel corso degli anni, si potessero innestare fenomeni di schiarimento della pista. Questi avrebbero infatti diminuito la visibilità della segnaletica orizzontale, ma anche assorbito meno i raggi solari nei mesi invernali, favorendo così la formazione di ghiaccio.